Scultrice nel cuore selvaggio della Toscana

La Maremma Toscana, spesso ricordata come una terra aspra, dura (con un passato di luogo inospitale), così come il carattere dei suoi abitanti, riesce ad accogliere e ad avvolgere chi la sceglie. E Catherine ha fatto la sua scelta.

Vista da una feritoia delle mura di Magliano in T. (GR)

I luoghi di Catherine Porta

Nasce ad Aigle nella Svizzera Francese, dove, già da adolescente comincia a modellare la creta. Dopo la conclusione degli studi classici arriva in Toscana dove studia le tecniche di pittura e disegno a Montecatini Terme, approfondisce il mosaico e l’affresco con il pittore Baldo Guberti a Camaiore. Si sposta poi a Parigi dove si specializza nella scultura in pietra nell’atelier dello scultore René Coutelle. Da allora la scultura diventa il terreno artistico sul quale Catherine si muove più agevolmente. Ma Catherine è curiosa e viaggia moltissimo, L’oriente e il deserto sono i luoghi che più di altri aiutano l’artista a definire le linee di ispirazione della sua arte. Dal 1984 vive in Maremma, dal 1995 a Magliano in Toscana (GR)

Riflesso – bronzo lucido

I temi delle sue sculture

Siamo certi che Catherine si arrabbierebbe moltissimo ad ogni tentativo di incasellarla in un qualche stile. Diremo però che l’aspetto meditativo, l’armonia e la complementarietà dell’essere umano e degli altri elementi presenti in natura, rappresentano i tratti distintivi delle sue opere istintivamente astratte, con forme che sono diventate sempre più essenziali.

Spirito guerriero – bronzo patinato
Volo – legno noce

I materiali

Pietra, alabastro, marmo, legno, bronzo e argento sono i materiali che Catherine Porta predilige, con le loro sfumature, venature, irregolarità, linee, colori. La loro pesantezza e durezza si trasforma nella mani dell’artista in duttilità e leggerezza.

Riflesso – Alabastro

Le forme

Le forme sono organiche (design che si ispira alla natura) e astratte. “Il vuoto e il pieno, levigato e grezzo, finito e non finito si fondono in una unità armonica che spesso prende le forme di un abbraccio, netto o appena intravisto” (Dalla recensione di Adriana Aromolo alla mostra “Rencontre” presso la Galleria Arti in Corso di Magliano in Toscana). I contorni sono sempre dolci, rotondi, mai aggressivi o aguzzi. “Cerco di esplorare tutte le possibilità che offrono materiali diversi – spiega la scultrice – per rivelare una realtà più intima e nascosta”

https://www.artmajeur.com/catherine-porta?view=grid#artworks

Foresta – bronzo patinato
Genesi – legno di olivo

L’ispirazione

E’ sempre difficile per un’artista raccontare l’attimo in cui scatta l’esigenza di “mettersi a lavoro” su un’idea. L’ispirazione di Catherine è la vita. Ciò che tutti i giorni si affaccia alla sua vista. Un tronco, un cespuglio, un sasso, le ali di un uccello in volo, il contorno disegnato dalla chioma degli alberi nella pineta davanti casa, il tramonto, un riflesso, un abbraccio, la luce e le ombre. Quello che per questa artista è chiaro, è la complementarietà degli elementi in natura. La sezione più piccola di materia comprende il tutto. L’oggetto è complementare allo spazio che lo accoglie. Così come i riflessi – nelle sue opere più luminose, come quelle di bronzo lucido – che diventano parte complementare dell’opera stessa, in un continuo richiamo all’unicità dell’universo. Oppure, la luce raccolta in una cavità che ne definisce i contorni o quella diffusa grazie alle trasparenze dell’alabastro.

La novità delle sculture gioiello

Da qualche anno le sculture di Catherine Porta sono diventate anche gioielli da indossare. Forme primordiali con rimandi ancestrali, piccoli capolavori che diventano talismani per i molti che attribuiscono alle opere di Catherine una forza energizzante o ispirazionale. Del resto le sue sculture sono talmente belle che lasciarle a casa è, davvero, un peccato!

E’ stato un incontro casuale quello con Catherine Porta, durante un’ attività che ha portato i ragazzi del Tecnico per il turismo del Fossombroni di Grosseto, a Magliano in Toscana, in una piccola galleria d’arte, “Arti in corso”, gestita dalla omonima associazione culturale e, per questa, dalla curatrice Adriana Aromolo. Catherine è persona schiva e riservata (impossibile catturare una sua immagine – anche se è bellissima!), crede però alla connessione tra le persone, quella che nasce dal modo curioso di osservare il mondo che ci circonda, apprezzandone la bellezza e interpretando i segni, i significati e gli avvertimenti che la natura inequivocabilmente ci invia. Se osservi il mondo, Catherine la trovi lì, pronta ad offrirti un caffè;)

Articolo elaborato da Darda Gioia, Emini Anesa, Bogi Michela e Krasniqi Angjelina classe 3ML (revisione e caricamento sul blog a cura di Patrizia Punzi – docente)

Fonti: recensioni delle molteplici mostre e intervista all’artista

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